“Man in pasta” è il Sistema, lo Stato, la criminalità organizzata, i politici incravattati, i padroni delle banche, chi inquina la propria terra, gli imprenditori corrotti. E’ una canzone che parla di “gente senza scrupoli, ca pe lu guadagnu face crimini”. Il videoclip ufficiale di “Man in pasta”, brano tratto da “Sta tornu”, ultimo disco dei Sud Sound System, è da ieri su Youtube.
https://www.youtube.com/watch?v=Jf-cGTsKcg4
Il titolo ha una duplice accezione. La prima interpretazione è quella di “Man in pasta” in quanto uomo con le mani sempre impastate di affari sporchi, colui che “comu a ‘nu petrusine sta intra ogne menescia”, ma con un gioco di parole il titolo potrebbe essere letto anche alla jamaicana e dunque “Man impostor”, perfetto rappresentante di “Babilonia”, un regno che per i rastafariani indica lo sfruttamento e la corruzione. I Sud Sound System tentano di risvegliare tutti coloro la cui mente è dormiente a causa dell’abbindolamento di “nu sistema suca sangu e prepotente, ca nu pensa mai allu bene della gente, ma ca se arricchisce puru sullu chiu pezzente, ca ole nu populu poveru e ignorante, schiavu de iddrhi dipendente” come canta Don Rico. Nandu Popu la manda a dire ai capitalisti con i soldi nella busta “quiddri ca la datu lu padrone dell’industria”. Il richiamo alla questione Ilva di Taranto è evidente. Terron Fabio fa il resto col suo particolare timbro di voce per dare al ritornello la giusta carica di rabbia e denuncia. Il videoclip, disegnato da Pietro Favorito e Domenico Nagliero, fumettisti foggiani, già autori della celebre miniserie a fumetti “Lady Mafia”, dalle tematiche in comune con l’ultima canzone dei Sud, trasforma i tre veterani salentini in versione cartoon. La produzione invece è a cura della pugliese “Casbah Production Cuore Noir Edizioni”. Un vero e proprio inno di rivolta per il popolo del Sud, firmato SSS.
Eugenia Conti