Non è stato un caso che l’unica data in Italia del Sud di Damian Marley si sia svolta la scorso due settembre proprio a Lecce. Si sa infatti che il capoluogo del Salento da sempre vanta una gran concentrazione di appassionati e cultori del reggae. Il merito della diffusione di questo genere va soprattutto ai Sud Sound System che 25 anni fa hanno portato per la prima volta sul proprio territorio le sonorità dell’isola caraibica. Sembrava quindi doveroso che fossero proprio Don Rico, Terron Fabio e Nandu Popu ad aprire il live di Jr Gong. La massive ha atteso fomentatissima che arrivasse il momento catartico. Dall’intera regione interi pullman hanno raggiunto la location di Masseria Ospitale per assistere allo show del più giovane della seconda generazione Marley. Quando Damian è salito sul palco al suono della sua storica hit dancehall / dubstep “Make it Bun dem” feat. Skrillex la folla è impazzita fin dal principio.
Come si suol dire una partenza col botto. Tutto lo spettacolo di oltre un’ora e un quarto è stato sentitissimo dal pubblico che ha fatto da perenne accompagnatore alla reggae star ed alla sua band. I musicisti non sono stati da meno creando un sound spettacolare con una batteria prepotente ed una tastiera sublime. Le due coriste hanno colpito in particolare gli spettatori perché oltre ad avere una voce da paura hanno ballato scatenate on the stage per tutto il tempo seguendo perfettamente il ritmo.
Molto simbolico anche lo sbandieratore che non ha mai smesso di sventolare un enorme drappo sul quale era rappresentato ovviamente un leone. Non solo adrenalina durante suoi pezzi esplosivi come “Set up shop” e “Welcome to jamrock”, ma anche brividi ed emozioni intense quando Jr Gong ha voluto omaggiare il padre Bob eseguendo alcuni suoi pezzi come “Could you be loved”, “Exodus” e “Get Up Stand Up”.
Una pioggia di stelle ha incorniciato la voce del singer jamaicano in una bellissima notte di settembre.
Terminato il suo live a continuare a far danzare i presenti ci ha pensato Gappy Ranks, singer inglese dallo stile molto dancehall che ha chiuso il bellissimo evento promosso dall’agenzia leccese “Molly’s Art” con una marea di fresh and positive vibes.
It was not a coincidence that the only date in South Italy of Damian Marley was the last 2 September just in Lecce. It is known that the capital of Salento always has a large concentration of enthusiasts reggae lovers. The merit of the diffusion of this kind was of Sud Sound System that 25 years ago led for the first time on their territory the sounds of the Caribbean island. It seemed so right that Don Rico, Terron Fabio and Nandu Popu to open the life of Jr Gong. The massive was very hot and waiting for the arrival of the cathartic moment. A lot of busses from the whole region have reached the location of Ospitale Masseria to watch the show of the youngest of Marley’s second generation. When Damian took the stage the sound of his historic hit dancehall / dubstep “Make it Bun dem” feat. Skrillex made the whole massive go crazy.
The show started with a bang. The show was more than an hour and and the public was the constant companion to the reggae star and his band. The musicians were not outdone by creating a spectacular sound with a bully drummer and a sublime keyboarder. The two chorists were especially good viewers because apart of their beautiful voice they unleashed dance on the stage all the time by following the rhythm perfectly. Very symbolic even the flag-waver who has never stopped waving a huge cloth on which was obviously represented a lion. Not only adrenaline during its explosive tracks like “Set up shop” and “Welcome to Jamrock”, but also chills and intense emotions when Jr Gong wanted to give a tribute to his father Bob performing some of his songs such as “Could you be loved”, “Exodus” and “Get Up Stand Up”. A lot of stars framed by Damian’s voice in a beautiful September night. After his live the event continued with Gappy Ranks, english singer by dancehall style that ended the nice event promoted by the agency from Lecce “Molly’s Art”.
Articolo Eugenia Conti
Photo Gallery Francesco Sciolti