Lo scorso 30 aprile sul palco delle Industrie Musicali di Maglie (Le) oltre ai Wailing Souls, Raphael, Junior Kelly e Sud Sound System si è esibito anche Daniel Bambaata Marley, nipote del Dio della reggae music. L’erede ventiseienne di Bob, nonché figlio di Ziggy Marley, si è avvicinato alla scena musicale fin da piccolissimo andando in tour per il Mondo col padre ed affiancandolo molto spesso sul palco. Assieme al cugino Joe Mersa (figlio invece di Stephen) rappresenta la terza generazione di cantanti Marley. Come se il destino dell’intera famiglia sia quello di continuare a diffondere il patrimonio incommensurabile fatto di vibes e messaggi del proprio capostipite.
In occasione del Rototom & Friends Europe in Salento abbiamo potuto ascoltare il suo show. Con un simile cognome il pubblico non poteva che crearsi delle grandi aspettative e bisogna ammettere che Daniel non le ha affatto deluse nel live dimostrando a tutti di avere del talento a prescindere da chi siano i suoi famosissimi o meglio leggendari familiari. L’ultimo dei Marley infatti non dimentica le proprie origini jamaicane ma il suo sound non è certo catalogabile come il classico reggae. Dopo la performance musicale dell’artista ci siamo resi conto che ci troviamo dinnanzi a un cross-over di generi che, partendo dalle sonorità tipiche caraibiche, è in grado di spaziare dal rock al rap.
Anche le tematiche non sono da meno. I testi infatti vanno ad affrontare argomenti come la guerra e la libertà. Insomma il primogenito di Ziggy, cantante, compositore, musicista con la passione della chitarra e delle percussioni, grazie alla particolarità del suo stile ha impressionato in modo estremamente positivo anche la massive salentina.
Articolo : Eugenia Conti
Riprese e foto : Giorgio Nuzzo